EMDR

La donna dice che pensa di non essere amabile. Subito un grosso cane nero si fionda su di lei e le copre la faccia di baci, come a voler contraddire quello che lei stava dicendo su di sé. I cani non capiscono il nostro linguaggio verbale, forse per questo quello delle emozioni sembra toccarli più profondamente. Lei lo accoglie, quieta, finché lui, dopo averla consolata abbastanza, va via.

L’avere un cattivo pensiero su di sé fa parte del trauma non elaborato, che rimane incastrato nella mente e impedisce al pensiero il normale processamento delle informazioni. Per questo è importante che quel pensiero diventi esplicito, per poter desensibilizzare il ricordo traumatico e lasciarlo nel passato.
La desensibilizzazione, che avviene normalmente seguendo con gli occhi le dita della terapeuta che si muovono da un lato all’altro del campo visivo del paziente, nell’on line deve trovare metodi alternativi. Il tapping, che si utilizza anche in presenza se si ha difficoltà a seguire il movimento delle dita, a distanza lo fa la paziente stessa su di sé, incrociando le braccia e dando dei colpetti alternati con le mani sul braccio o spalla controlaterale. Si chiama abbraccio della farfalla. Un altro modo è di far attaccare due post it sul bordo destro e sinistro dello schermo e far scorrere lo sguardo da un lato all’altro. Questa stimolazione alternata favorisce l’integrazione dei due emisferi cerebrali e fa emergere pensieri, immagini, segnali nel corpo, su cui non bisogna esercitare nessun controllo o censura, lasciando che il cervello faccia il suo lavoro. Che è di riavviare il processamento delle informazioni che era stato interrotto, per permettere l’autoguarigione. La terapeuta ha scelto di fare a sua volta il tapping su di sé, seguendo lo stesso ritmo; dirà alla paziente quando fermarsi, respirare e dire cos’è arrivato. La terapeuta non guarda l’altra persona per tutto il tempo, perché potrebbe essere imbarazzante; distogliendo lo sguardo comunica all’altra persona che questo vale anche per lei.

La psicoterapeuta, dall’altra parte del collegamento video, lascia loro spazio, alla donna e al cane. Nella terapia on line, dove si entra nelle case delle persone – e loro entrano in quella del terapeuta – anche il setting diventa più elastico. La terapeuta consapevolmente tollera o utilizza eventuali interferenze. Il covid è diventato per tutti noi il contesto, la nuova matrice di significato per quello che avviene, che ci porta ad adattarci, a diventare più flessibili e a volte più creativi.